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I giorni dell'idrogeno

by The Shadow Line

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1.
Ritornare a correre Come fare come se Lo sa l’aria Richiedila Vivere sugli alberi Credere agli spiriti Mentre gli argini Si consumano Si avvicinerà terribile Un’esplosione d’idiozia Ci trafigge inesorabile In una foto orribile Come può resistere Arginare le maree Come ai margini Come gli angeli Mordere le fragole Continuare a vivere Come in bilico Sul delirio Si avvicinerà terribile Una stagione di idiozia Ci trafigge dentro un fermo immagine Totalmente inutile
2.
3.
Settembre 02:57
Settembre non è, un mese semplice È suonare ai citofoni di persone assenti che non ci sono mai non ci sono più Nuota come puoi e anche se non vuoi trova il tempo per respirare il mare e riproduciti fai miracoli! Non penso che abbia un senso se Il tempo che gli dai non arriva mai Hai l’acqua fino al collo e Intorno a te disordine Ragioni dentro scatole Sei tu o moltitudine E intorno è buio!
4.
Il limite 06:44
Sono tempi in cui nel tuo cuore fa freddo e l’inverno qui non sembra finire mai Alzati Urlagli quello che sei E le mani che hai Saranno ali contro dei Trenta luci, trenta navi in fiamme nel cielo credo fossero i tuoi occhi o erano i miei Segui me Digli che Sei libera E nel sangue che hai perso Risorgi ancora anima Spiegati Muta gli anni oscuri E i mostri in uomini Vendica Esplodendo dritta al vertice Libertà Ora che sei viva Ora che non sei più la sola hai gli occhi di chi non ha un limite Morirai Finirai Senza pietà Ma nei colpi che hai Risuona questa musica Vincili Come il sole sorgi e acceca i demoni Verità Con gli sguardi alzati in aria Splendida
5.
Oblio 03:06
Nego qualcosa che è mia abitudine, sembra importante ma sai non è niente Se non hai volontà fermiamoci a metà e prenditi sempre il tempo che serve Perché non, perché non sei più qui la mia attesa ormai dura da secoli Hai paura a dire no solo per un attimo mi perdo nell’illogico Provo qualcosa che sa di abitudine, solitamente mi sento distante Sembra strano ma la mia normalità è volutamente del tutto incostante Perché non sei già qui ho le mani fredde da chilometri Non riesco a dire no solo per un attimo mi perdo nell’illogico Ho paura a dire no, ho un bisogno elettrico mi perdo nell’oblio
6.
Un giorno che io non ricordo Toccavo la terra fredda e morbida Guardavo su, quel che vedevo Erano stelle bianche immobili Un satellite si muove in mille orbite Questa città non la conosco Dov’è che sono e che ci faccio qui Lucidità, forse ti ho persa Così vicino alla follia Ora lo so e le mie mani stringono Con crudeltà strappano foglie d’edera di plastica Ora lo sai guarda i miei occhi e capirai Dentro di me l’instabile inquietudine di vivere Tu non sei cambiata nella tua assenza ti ho già dimenticata Tu, tu sia consumata dalla violenza da questa inaspettata serenità
7.
Piove già, vedo correre le nuvole Sulle strade e questo lunedì Passerà un inverno grigio cenere e tra le mani è solo polvere Mancherai, se vedessi quel che vedo io, sopra questa stanza al limite Della città di una sera che è sospesa a Due stagioni ancora in bilico Che l’estate dura un giorno e illumina Metà sole e mezza luna in orbita E ti lascia indietro Perderai i tuoi occhi per pubblicità la tua ansia e la tua anima Venderai la tua unica verginità per un posto in questo secolo Mi dispiace ma non so se capirai Quando dico è forse troppo tardi ormai Ma è il mal d’aria o d’Africa Sono il treno che hai già perso un’ora fa E la radio canta Killed the radio star Canta un altro tempo Hold me, touch me there’s nothing at all, I lie still while everything moves on I can’t stop you and I can’t control everything looks like some time before Che l’estate dura un giorno solo sai E anche se mi strappa un pezzo d’anima Con la luna resta là Come il treno che hai già perso un’ora fa E la radio canta Love will tear us apart Canta un altro tempo
8.
Dormi 05:03
Ti ho visto sai Ti ho perso poi in un giorno Con troppo sole Le rime e le parole Le ho sciolte nel sangue E adesso che Ti sento ancora intorno Ti cercherò Dietro alle cose che non Non lasciano niente Dormi Dormi… Fra pensieri indecifrabili Che la vita ti sia lieve e… Ma ci pensi mai A quei giorni Dormi Dormi… Sogna Ed io ti seguirò Nel canto delle rose che Mi parla come i gesti tuoi Mi parla ancora Mi parla come insetti E molecole E se mi senti ridere Tu provami a descrivere L’azzurro di un’estate Che non vedevi più E le regole dei sogni sognati a metà
9.

about

Cosa significa fare musica, cosa significa avere trent’anni e sognare la vita, nel 2011? La vita sognata, mentre intorno ci vogliono morti. Cosa significa sentirsi bruciare dentro in un paese spento, mentre oltre il limite del Mediterraneo succedono cose? Il Limite. Cosa significa provare a relazionarsi con i nostri padri, quando tutto quello che ci hanno ceduto, tutto quello che ci hanno lasciato è un logoro sogno americano che già Bruce Springsteen aveva bollato come una terribile illusione? Sono le nostre Regole di ingaggio. Cosa vuol dire tornare nella propria vita, in un lavoro che non esiste, sottacqua, a Settembre, e risalire la corrente. Queste ed altre storie nel nuovo disco degli Shadow Line, secondo lavoro in studio e questa volta interamente in italiano. Un lavoro pungente, diretto, originale, che si discosta in tutto dal desiderio di emulazione delle band straniere tipico delle indie-band nostrane di questo periodo, ma che sa fare propria la lezione dei padri (Manic Street Preachers, Motorpsycho, New Order) per generare qualcosa di proprio, di personale, e figlio dei tempi. Un ultimo atto di sfida, di orgoglio, di verità, prima della fine. Questi I giorni dell’Idrogeno (30 Settembre 2011 - Modern Life/Audioglobe)

credits

released October 1, 2011

The Shadow Line sono:
Daniele Giannini – chitarra e voce
Francesco Sciarrone – chitarra e synth
Alessia Casonato - basso
Francesco Stefanini - batteria

Registrato e missato da Francesco Grammatico presso DB Recording Studios di Bagni di Tivoli (RM)

Masterizzato da Andrea Cremonesi presso lo Studio
Cremonesi di Maleo (LO)

Management per Modern Life: Paolo Cobianchi | p.cobianchi@modernlife.it

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